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Perché adesso la bolletta è più cara?

Perché adesso la bolletta è più cara

Instabilità internazionale, aumento delle materie prime, guerra e problemi strutturali del nostro Paese fanno sì che il costo dell’energia in Italia sia sempre più gravoso per famiglie e imprese. Facciamo un riepilogo delle cause e vediamo insieme le opportunità per risparmiare sulla bolletta.

 

Il quadro internazionale: a che punto è l’Italia.

 

Dal punto di vista dei costi dell’energia i tempi delle “vacche grasse” sembrano essere definitivamente passati. Infatti, se prima il nostro Paese aveva potuto beneficiare della sostanziale stabilità del quadro internazionale che durava da decenni, oggi, a partire dai mesi di tensione precedenti l’inizio della guerra in Ucraina, viviamo in un’epoca di incertezza in politica internazionale, e i costi dell’energia altalenanti ma comunque in tendenziale crescita ne sono lo specchio.

 

A titolo d’esempio dieci anni fa il costo del gas al metro cubo era di 35 centesimi di euro, mentre nel momento in cui scriviamo è di 47 centesimi (+ 34%), ma pochi mesi fa era arrivato a costare 1,25 euro (+ 250%, dicembre 2022) e non c’è nessuna garanzia che i costi non possano ritornare a crescere da un momento all’altro.

 

Purtroppo questa situazione è figlia della condizione geografica peculiare dell’Italia che è priva di consistenti risorse naturali fossili (petrolio, carbone e gas naturale) e che quindi dipende dalle importazioni dai paesi esteri. Paesi esteri che, come sappiamo, sono soggetti all’instabilità politica interna (rivoluzioni, conflitti civili) e internazionale (cambio di alleanze, guerre), oppure, se stabili e sulla via del progresso, prima o poi iniziano a tenersi stretta l’energia perché necessaria al loro stesso sviluppo economico.

 

I decreti del Governo

 

Ma entriamo adesso nel vivo della questione. Proprio per contrastare l’effetto dei rincari del prezzo dell’energia, nel 2022 il Governo presieduto da Mario Draghi ha attuato una serie di misure per abbassare “artificialmente” il costo delle bollette per le famiglie italiane, in particolare il “Decreto salva bollette” del giugno 2022.
Questi interventi hanno sostanzialmente azzerato gli “oneri di sistema“, ovvero quelle voci presenti in bolletta che si riferiscono a tutti i costi sostenuti per portare il gas o l’energia elettrica dentro casa (per esempio i costi di manutenzione di un gasdotto o di riparazione di una linea elettrica). Ovviamente questi costi non sono “spariti”, ma se ne è fatta carico la “fiscalità generale”, ovvero li abbiamo pagati comunque tutti noi con le tasse e con l’emissione di nuovo debito sovrano (il noto “debito pubblico”), che infatti oggi in quanto a valore supera il 145% del PIL italiano annuale (la ricchezza prodotta dall’Italia ogni anno).

 

Proprio per l’insostenibilità finanziaria sul lungo termine del “Decreto salva bollette”, a marzo 2023 il Governo di Giorgia Meloni ha approvato il “Decreto Bollette”, che prevede una sensibile riduzione degli “sconti” sugli oneri di sistema. Il periodo non è stato deciso a caso e si è scelto l’inizio della primavera proprio perché i mesi che ci aspettano vedranno una drastica riduzione dei consumi energetici (non essendo più necessario riscaldare l’abitazione durante l’estate in gran parte della nostra penisola), tuttavia questa “mossa” indica chiaramente che nel prossimo inverno (quello tra il 2023 e il 2024) i prezzi dell’energia saranno con ogni probabilità ancora più alti di quelli dell’inverno appena passato.

 

Cosa fare per proteggersi dai costi dell’energia e dal generalizzato rialzo dei prezzi?

 

Proprio per rimediare alla costitutiva condizione di inferiorità energetica a cui l’Italia è condannata (e che, per esempio, era già diventata eclatante con la crisi energetica del 1973), negli anni il nostro Paese ha intrapreso diverse strade: l’intenso sfruttamento idroelettrico dei nostri fiumi, gli accordi preferenziali con i paesi esteri produttori di energia (con l’Agip dell’era di Enrico Mattei), il nucleare fino al referendum post-Chernobyl e, in ultimo, a partire dall’anno 2000, gli incentivi per la diffusione dei pannelli fotovoltaici e in generale per le energie rinnovabili (come anche l’eolico).

 

È in tale quadro – che speriamo di aver accennato in modo efficace – che il solare fotovoltaico, la pompa di calore, la caldaia a condensazione, concorrono non solo a emancipare l’Italia dai consumi di energia fossile e a contenere le emissioni nocive per l’ambiente, ma abbattono drasticamente i costi in bolletta delle famiglie italiane che decidono di installare questi impianti nella loro abitazione.

 

Purtroppo, come scritto all’inizio, è finita l’epoca in cui una famiglia poteva permettersi di non considerare i costi energetici. Oggi luce e gas – ovvero elettrodomestici, illuminazione, riscaldamento e cottura del cibo, tutti elementi fondamentali della nostra vita quotidiana – non possono più essere dati “per scontati” ma al contrario è doveroso dotare la propria abitazione delle ultime tecnologie disponibili per il risparmio energetico.

 

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SAMI nella consulenza offerta alle famiglie si occupa anche di sbrigare tutti gli adempimenti burocratici per ottenere le detrazioni fiscali previste per il risparmio energetico e, grazie alle nostre maestranze locali, garantiamo affidabilità e professionalità nell’installazione e manutenzione degli impianti per l’efficientamento energetico di casa.

 

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