La pompa di calore è una macchina termica molto efficiente e sempre più diffusa in Italia per il riscaldamento delle abitazioni, soprattutto in abbinamento con una caldaia a condensazione (sistema ibrido) o addirittura con un impianto preesistente (sistema Chaffoteaux Universal).
Nel funzionamento di una pompa di calore la temperatura gioca un ruolo fondamentale. Infatti una pompa di calore funziona trasferendo il calore da un luogo all’altro utilizzando un gas refrigerante. Il gas, che scorre all’interno di un circuito sigillato, assorbe il calore dall’aria esterna, quindi viene compresso causando l’aumento della sua temperatura; infine il gas cede il calore verso lo spazio interno della casa per riscaldarlo.
Nella pompa di calore il consumo di energia elettrica è dunque causato soprattutto dal compressore, e tanto più diminuisce la temperatura esterna, tanto più diminuisce l’efficienza della pompa di calore, nel senso che l’energia elettrica assorbita dal compressore per riscaldare il gas aumenta.
Ma a quale temperatura esterna la pompa di calore perde di efficienza?
Le pompe di calore sono note perché alla temperatura di esercizio ideale hanno un’efficienza che supera il 300%, inarrivabile dagli altri sistemi di riscaldamento. In pratica per ogni kW di energia elettrica assorbita per il suo funzionamento la pompa di calore arriva ad emettere più di 3 kW di calore equivalente. Per esempio, con una temperatura esterna di 7 °C, molte pompe di calore hanno un’efficienza che supera il 400%.
All’abbassarsi delle temperature l’efficienza comincia pian piano a ridursi, ma rimanendo praticamente sempre più efficienti di una normale caldaia. Al giorno d’oggi le pompe di calore restano in funzione anche al di sotto degli 0 °C, grazie all’intervento di altri sistemi ausiliari di riscaldamento interni alla pompa, come delle resistenze elettriche. A testimoniare che la tecnologia della pompa di calore si è ormai talmente evoluta da non avere paura dei climi più freddi c’è che il paese al mondo con il maggior numero di pompe calore pro capite è la Svezia!
I più importanti progressi tecnologici.
Il principio di funzionamento di una pompa di calore non è cambiato dalla sua invenzione a metà ‘800. Quelli che sono cambiati e migliorati sono i singoli componenti, in particolare:
Tutti questi progressi fanno sì che con la pompa di calore abbinata ad una caldaia (sistema ibrido) si arrivi ad un risparmio fino al 50% dei costi precedenti sostenuti per il riscaldamento dell’abitazione.
La pompa di calore abbinata alla caldaia a condensazione: il sistema ibrido.
Il sistema ibrido, che prevede l’accoppiamento di una pompa di calore ad una caldaia a condensazione di ultima generazione, serve a garantire l’efficienza energetica dell’abitazione anche nei giorni molto freddi, quelli nei quali la necessità di riscaldare casa è più sentita.
Il sistema centralizzato di gestione del riscaldamento capirà autonomamente, in base alla temperatura esterna, quale dei sistemi attivare; in questo modo la caldaia a condensazione, che impiega gas metano, interverrà nei momenti di temperatura più rigida (per esempio le mattine invernali), mentre la molto più economica energia elettrica sarà impiegata in tutte le altre fasi per alimentare la pompa di calore.
Quello appena descritto in breve è il sistema ibrido per la casa, attualmente l’impianto più efficiente e che permette i maggiori risparmi sulla bolletta energetica considerando l’intero ciclo di funzionamento annuale.
Per maggiori informazioni sull’installazione di una pompa di calore per la casa, chiamaci al n. 0421 307055.