Nonostante esistano ancora milioni di caldaie a camera aperta o a camera stagna, dal 2015 in Italia possono essere commercializzate unicamente le caldaie a condensazione, a meno che la struttura della canna fumaria (parliamo soprattutto di condomini costruiti fino agli anni ‘80) non impongano l’impianto di un modello di vecchia concezione.
Quest’obbligo nasce perché i modelli a condensazione presentano degli indubbi vantaggi in termini di efficienza e risparmio energetico rispetto ai vecchi modelli.
La caldaia a condensazione si chiama così perché i fumi caldi risultanti dalla combustione del gas non vengono immediatamente espulsi dal camino, ma prima vengono fatti entrare in contatto con una piastra di condensazione all’interno della quale fluisce l’acqua fredda del sistema di riscaldamento domestico. L’acqua viene così pre-riscaldata, diminuendo la quantità di gas che serve a farle raggiungere la temperatura desiderata.
Per capire il principio di funzionamento della caldaia a condensazione basta osservare lo specchio del bagno freddo sul quale si deposita il vapore caldo quando si fa una doccia. La condensa, ovvero il passaggio del vapore allo stato liquido, è il risultato delle particelle di vapore che hanno ceduto calore allo specchio e nel farlo si sono, per l’appunto, condensate.
Tutto ciò permette un risparmio reale del 20-30% nel riscaldamento dell’abitazione rispetto ad una caldaia di vecchia concezione.
I vantaggi delle caldaie a condensazione:
Gli svantaggi:
Per maggiori informazioni sulle caldaie a condensazione per la casa chiamaci al n. 0421 307055.